Amore salvami sembra una canzone di Dente. In quella fase della nostra storia eravamo belli che eravamo entusiasti mi hai detto ma non lo sapevamo ho detto io lo sapevamo eccome hai detto tu. Che volevamo cambiare tutto e nei libri di Melville le citazioni: i luoghi veri non sono segnati su nessuna carta geografica. E non è poi così vero, sai? Che io me li ricordo; le carte d’identità i nomi e cognomi e le fotografie che ci siamo dimenticati di sviluppare. E non sapevamo dove stavamo andando e abbiamo circumnavigato le nostre ansie da prestazione l’Africa e poi il Sud America che cercavamo fortuna e trovavamo noi. Come quella sera che ho preferito il latte caldo alla birra e tu mi hai detto sei pazzo, ma eravamo a 4000 metri e bastano le altezze a darci alla testa. I viaggi interstellari sui bus notturni sulla strada che separa Milano e la Libia mettiamo gli occhi nel liquido delle lenti a contatto e al mattino cambiamo traguardi. E poi con te i silenzi non sono mai un problema ce lo siamo detti appena svegli sulle guance i segni di quella notte vissuta di sorsi la spogliarellista del nord Italia aveva rotto la bicicletta e l’avevamo portata in spalla il tragitto poetico del deserto con la luce della luna che non è mai abbastanza poi si è abbassata le mutandine ha detto guardate avanti e ha tirato fuori una torcia e sulla strada abbiamo proiettato i nostri contorni e sulle amache parlavamo del viaggio che senso ha se tu solo ti salvi? Amore salvami. Dovremmo menarlo di meno e schizzare vita di fuori e smettercela di tirarci per le magliette lise che poi si rompono. Se non ti piace il colore dei miei occhi non posso cambiarlo non è colpa mia. E poi su ebay ho ordinato due bacchette da rabdomante e un Tom Tom per perderci e poi tornare indietro e se chiudi gli occhi e ti fidi e se ci credi scaveremo fino in fondo le mani sporche e troveremo l’acqua e allora sì che mi permetterai di schizzarti in faccia vita e faremo docce all’aperto che nudi siamo più belli che siamo due e non siamo altro che questi.