Potrebbe essere l’inizio di un film

Potrebbe essere l’inizio di un film. Un primo piano sui tuoi nei sulle tue labbra strette le cascate nere dei tuoi sguardi. Solo uno stormo, gli uccelli migratori le macchie sporche sui nostri cieli che non distinguevo i contorni e per sfogare le nostre voglie primordiali rincorrevo i vestiti corti i tagli tutti uguali e il movimento dub sui piatti di farina bianca. Lo specchio delle vetrine le mie occhiaia che toccavano il cemento e quello sguardo da buttafuori per non tradire le aspettative. Non sono io ho detto non sono io. E poi il telefono: non è il momento non m’interessa il su e giù quotidiano degli intestini e poi le docce interminabili per lavarci lo sporco tra l’aorta e l’anima tenue. E poi che fare? Prendere una di quelle strade tutte uguali. La settimana della moda e la bellezza che ha sbagliato indirizzo ho detto e le bolite della Bolivia gli orizzonti interminabili dei tramonti d’Africa che dovrei portarti al planetario lo sai quante stelle? C’è un cielo nascosto dietro ai lampioni dovremmo prendere a calci Milano e fare buio spegnere le luci artificiali il nervo ottico sotto tensione. E c’eri tu tra gli uccelli tra i cavalli coi paraocchi e le loro giacche bianche tutte bianche tu sotto un albero solitario, eri così nascosta che non ti avevo visto tua sorella bionda era il triangolo sull’autostrada si è fermato lo slancio la mia pupilla piccola e le ho preso la mano ho detto piacere un viso diverso gli occhi al posto degli occhi e la parola fina rara come i palati dei camionisti esigenti. Mi sono messo in ginocchio sotto al potere della giovinezza quegli sguardi puri e la tua camicia bianca diversa da tutte garibaldina d’assalto hai stretto le guance ti sei girata una castagna nel riccio ho detto appena caduta che già si allontana. Non servono guanti non servono forbici che basta avere pazienza e controllo e attenzione e il riccio si schiude e le castagne si svelano in coppie coi ciuffi intrecciati. Che il tempo è un dono mi hai detto e mi citavi Vian mentre mandavo a memoria Qoheleth.

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