Quella barca sul lungosenna, ricordi?

E come rimanere indifferenti ai vagiti di un animo immaturo? Nel giorno i tombini risuonano dell’eco dei miei lamenti coi frutti oleosi dell’età di mezzo che si confondono sulla riva delle mie labbra. E non c’è quiete di onde. La contaminazione del mio vestire, il collo chiuso dello spirito e lo scollo ampio, il pelo, il petto. Trasudo eretico, erotico sguardo sui poster del centro. E trovarti ricamata sui quotidiani che ti chiamano donna per quella parola che ti balla intorno come le camicie dei nostri fratelli più grandi. Poi chiedermi il perché degli slanci insensati delle mie mongolfiere, il caldo torrido delle terrazze d’agosto e il carico greve dei sentimenti che mi manca il fiato corto degli sguardi panoramici e la parola due l’ho trovata solo in fondo alle scarpe. Che per tutto quello che fai non c’è una macchina fotografica che mi restituisca vita. Quelle sere avanzate dall’alcool e le tisane sul fuoco per l’equilibrio delle mie funzioni vitali e poi pisciare curiosità nel disequilibrio dei bagni sporchi del sabato notte che chiedere pulizia è la nostra elemosina quotidiana altro che posto fisso che non c’è stabilità né respiro costante quando eserciti la necessità. Ti stringi forte a quel che rimane e ti lasci andare alla spogliazione delle tue viscere. Quella barca sul lungosenna, ricordi? Le interiora che pulsano ancora quando il corpo perde colore. Per quella meta, il lungo fluire delle tue essenze e il respiro grande che scavalca il soffitto. Lo sguardo nuovo sulle nostre intermittenze e la pazienza dei campi; che vien la semina e attesa di piogge e sole e concime, e poi le gemme, chissà, che non c’è gelo nel mondo animale. E quando tutti quei no si faranno sì sarà allora, solo allora, che diverrò responsabile di un sentimento.

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2 thoughts on “Quella barca sul lungosenna, ricordi?

  1. mery ha detto:

    è un po’ magia tutto questo. io ti leggo, e mi vien voglia di stamparli questi pensieri. come fosse un libro. boh, da tenere così sul comodino e rileggere prima di addormentarmi. e sono parole..

  2. Marleo ha detto:

    Speriamo di farlo prima o poi questo libro. E il tuo comodino sarà un luogo ospitale.

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