Adulescens

Per non dar tregua alle labbra tra le coperte e il caffè incidevo ricordi sulle pareti appendendo col patafix le foto d’annata, gli amici di sempre e le montagne lombarde. Per le passeggiate nei boschi, i funghi mai trovati. Quando affilavo il coltello e facevo la punta ai bastoni per infilzare farfalle, i retini sterili e la prima bestemmia mi scappò allora la farfalla bianca. Addio purezza addio. Abbandonavo l’infanzia, le pareti intasate dai poster della Juve dei Vialli, Ravanelli e Zidane, gli apostrofi rosa del Giro d’Italia per quella volta del 1999 che avevano squalificato Pantani dopo la tappa di Madonna di Campiglio e anche noi vergini c’eravamo messi a piangere il volto tra la mani per la vergogna e quella birra in tre l’avevamo comprata per festeggiare ce la siamo scordata nel frigo, Fabio mi ha detto che se l’è bevuta suo padre che eravamo ancora piccoli per l’euforia. Erano gli anni della scuola superiore e allargavo le ossa del bacino per sostenere il peso dei chili in eccesso. Novantatre erano troppi per le mie ossa deboli, per il mio viso pulito e la barba che tardava a crescere. Che passavo i pomeriggi sdraiato sul divano provando combinazioni impossibili sui tasti colorati del telecomando a guardarmi le televendite quando i culi sodi non erano ancora in offerta. Con la masturbazione gratuita per i miei disequilibri temporali quando mi alzavo il mattino alle quattro per imparare la lezione. Per le interrogazioni stupide, la mia memoria che fa acqua da tutte le parti e i ragionamenti contorti. L’adolescenza un brulicare di spinte e quante botte dio quante botte che volevo amare, volevo scopare, volevo partire, volevo fumare, volevo arrivare, volevo morire. Col tappo infilzato la bocca tappata tenevo tutto dentro è per questo che sono ingrassato è per questo che poi sono esploso i miei brandelli tra le chat di C6. Quando mamma voleva mettere il lucchetto sul frigo che rubavo le caramelle e mi riempivo le tasche di patatine. E poi che fare? Scoppiare. Alzare i tacchi e andare. Hai mai provato a vestirti da donna? Mai.

 

 

Contrassegnato da tag , , , , , , , , , ,

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: