Ma almeno è qualcosa

L’ora legale e una notte che non è più. Tu cocktail, bicchiere in mano, sorrisi tutti denti e l’espressione consumata dalle confidenze in compagnia.

Fa freddo qui, ma non importa, dormiremo poco e ci sveglieremo con gli occhi rossi; avremo bocche soltanto per i caffè.

Ai tuoi capelli dispersi sul cuscino, alla tua posa così naturale, sei così bella quando non ci pensi.

Mentre qui ci ritroviamo quando fa buio per sconfiggere il vuoto dei nostri fine settimana, ci lamentiamo perché abbiamo poco tempo a disposizione e quando ce l’abbiamo non sappiamo impiegarlo. Perché il tempo non si possiede, ti dico, c’è e basta, dobbiamo inventarci strategie perché non ci sovrasti, dobbiamo imparare a domarlo. Non risolveremo nulla puntando le sveglie, ma almeno è qualcosa.

Mentre i ragazzi muovevano la testa al ritmo sempre uguale della musica del deejay, alcuni alzavano le mani per arrendersi, tu non c’eri, io ed i miei amici scambiavamo occhiate coi presenti, cercavamo di riconoscere qualcuno che non vedevamo da tempo per dar senso al nostro fare tardi, ci facevamo forza abbracciandoci e tiravamo fuori i nostri malesseri con l’alcool o accendendo l’ennesimo spliff.

Mentre qualcuno diceva che siamo sedotti da Obama e gli diciamo ok, qualche denaro ancora per gli aerei e in cambio stima e una reputazione in crescita, mentre qualcuno parlava degli alberghi di Milano Due, dei giocatori di basket di Milano Due, delle olgettine di Milano Due e di quanto fa respirare un aperitivo alcolico il mezzogiorno del sabato.

Guardo le tue imperfezioni ora e mi piacciono anche quelle, mio Dio, anche quelle. Non c’è preghiera che ti raggiunga perché non c’è verso che valga la pena d’esser letto, né ricordato; scrivo soltanto per sedare i nervi, per non farmi sorprendere dal sonno, per lasciare una riga che domani già non è più. Non sarà certo il viola livido di un membro ritto, il respiro soffocato dell’orgasmo, non sono le mani sulla tua schiena, le vene gonfie del tuo collo, i tuoi capelli bagnati, ma almeno è qualcosa.

Foto: dalla rete.

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One thought on “Ma almeno è qualcosa

  1. poetella ha detto:

    leggerti è sempre un viaggio verso lo stupore.
    Dovrebbe essere sempre così, leggere.
    Qui mi succede.
    E intanto è qualcosa.

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