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E svegliarsi con le coccole degli altri come sveglia. Quando vorremmo soltanto essere meno soli. E compresi. E diventare uguali a tutti, le formiche che lavorano di giorno e si fanno forti del numero e del loro ignorare che fuori dal nido ci sono passi e fuochi e pericoli di ogni sorta. E’ nell’ignoranza che si avverte la felicità e non c’è spazio per il fascino futuro dei giorni lieti.
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è doloroso me la vita ci porta ad essere ottuse formiche e non vediamo al di là del filo d’erba che pare enorme.
Grazie