Eravamo bellissimi

E nella stanza galleggiano ancora le nuvole dei miei pensieri che partono dal basso ventre e risalgono fino al soffitto e non evaporano che è troppo freddo per le note calde della mia voce, le labbra umide dell’estate e i nostri pomeriggi passati a cercarci invano nei parchi, coi limoni al sole e i commenti dei vecchi, i suoni lunghissimi dei treni che ci rimangono dentro. Tutte le partenze che abbiamo desiderato e poi trovarci in mezzo agli italiani di Londra e mangiare sempre turco che non abbiamo i soldi per i ristoranti, che dopo le tre di notte si chiude che avremmo tutto il tempo del mondo ma poi ci viene sonno e torniamo a casa per non dormire e attaccarci alle reti, ci metteranno nel ghiaccio, ci venderanno al mercato. Quando parlavamo dei massimi sistemi e sapevamo guardarci negli occhi, con la sangria che è rimasta sul tavolo perché si era fatto troppo tardi. Avrai poi modificato il tuo piano? Da quando sei partita il martello pneumatico allieta i risvegli. Apriranno un pub sotto casa e avrò più tempo per dimenticarti, ci stordiranno ancora le birre chiare e scriverò finalmente le mie poesie sui marciapiedi per sorprenderti o per consolare le vite bellissime delle domeniche pomeriggio e gli acquisti dei saldi. Mi riempirò la casa di clessidre e aspetterò lo sciogliersi del tempo quando non basta ribaltare il soffitto per ricominciare da capo che tutto è cambiato, che tutto è saltato. E sulle saracinesche dei negozi i giovani firmano e inventano nomi strani, scrivono “cucciola sei una troia” come per dire che ti ho voluto bene e domani non sarà cambiato niente e puoi saltare su tutti i materassi del mondo se questo ti fa contenta. Mentre continuano a intrecciarsi sguardi nelle metropolitane e quante volte hai pensato vorrei e quante volte hai pensato farei e poi non hai avuto il coraggio che il cuore ti rimbalzava forte, che non ti sentivi all’altezza che non dovremmo aver paura a dirci dove stiamo di casa, quando abbiamo fatto una colazione lunghissima e poi ci siamo salutati come due signori: stammi bene cara e non prendere freddo mentre un cane pisciava e una vecchia ci ha detto che eravamo bellissimi.

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One thought on “Eravamo bellissimi

  1. 4m4r4 ha detto:

    Ancora una volta leggerti è come leggermi.

    STRADE

    Postati in Senza categoria su 18 luglio 2011 da 4m4r4

    e i materassi addormentati davanti ai cassonetti per saltare su tutte le stelle che non riusciamo a vedere.

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