La nostalgia per le urla di quando era pronto in tavola. Che lasciavi tutto e inghiottivi bocconi così caldi che non sentivi i sapori che la tivù rimaneva sempre accesa ed ignorarla era un bel gioco chissà se poi si è offesa. E mangiavi veloce che sembrava che ti rubassero la vita. Poi tornavi in camera e chiudevi la botola per non far entrare nessuno e non combinavi nulla. Ed era subito sera. Di quella volta che tornavi a casa da scuola ed era caduto il muro di Berlino. Ricordi quando correvo al parco per vederti? Non faceva così caldo allora.
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