Le mie gengive al tabacco per la tua pasta di mezzanotte. Con quei cappelli che portiamo storti per guardarci attraverso. Raccogliamo da terra le parole per giocarci un po’, per non diventare grandi in fretta. E ascoltiamo le storie dei vecchi mettendoci le dita nel naso. La lingua infilzata nei condom per parlare della mia Africa, di quel sud America che hai visto in cartolina mentre i mariachi cantano i nostri addii e le auto frenano appena in tempo. E poi ti spiegherò e poi mi spiegherai. E i campanili suonano, le messe cominciano e tu non ci sei mai, dormirai. E per questa notte i tuoi capelli appoggiali al cuscino.
Molto “Bukowski”…. 🙂
Bel complimento! Charles
Mi scuso per aver postato uno smile…ho visto dopo che li odi !