Lontana.
Alle feste di laurea col cappello.
Con le nostre cugine che emigrano in terre straniere.
Io che avrei dovuto tatuarmi da piccolo.
Io che avrei dovuto bucarmi da giovane.
Io che conservo un neo sulla guancia sinistra per ricordarmi chi sono.
E tu che respiri l’aria del mare.E delle fabbriche.
Che il colosseo dovrebbero demolirlo o farci un teatro.
Intanto i cani ci pisciano attorno.
Le alluvioni ci ricordano che siamo fragili.
E tu che mi dici con calma.
Sono invadente come l’odore dei freni.
E le discese non son fatte per me.