(…) E tu verrai completamente nuda che quei vestiti ti fanno male.
Copriti le spalle che prendi freddo.
E và a dormire che prendi sonno.
Le tue tisane ti fanno male, non fanno neanche pisciare.
E il tuo pigiama blu, e le tue pecore dall’1 al 9 che il 10 è della notte, della fantasia, dei Diego, i Maradona e così sia.
Ho una sveglia nuova e mi sveglierò più tardi.
Non sarà presto più né tardi ormai.
Anche i miei sogni saranno di plastica e si proietteranno sul soffitto, li guarderò seduto sui pop-corn.
E ora bisogna andare. La sciarpa è appesa e mi ci impiccherò. Sembrerò ancora una volta quello che non sono, mangerò l’aria e metterò le scarpe con la testa alta che quelli come me non li fanno più Cuccuruccucù!
(…)