“Ciao Ali!”
Ali le lancia la lingua addosso, lei la prende al volo e gli rilancia la sua.
La porta si chiude senza sforzo.
Una spallina, l’altra, il vestito scende con facilità. Lei alza un piede, poi l’altro. Prende il viso di Ali tra le cosce e appoggia le gambe sulle sue spalle. Lui gonfia i quadricipiti e la solleva da terra.
Arrivato ai piedi del letto la scaraventa giù dalle spalle.
L’impatto sul lenzuolo è sordo, due o tre assi saltano sul pavimento.
Ali si getta su Lory. Il materasso scivola giù dal letto. I due non ci fanno caso.
Ali sfila le mutandine a pois rossi di Lory, le appoggia tra i suoi capelli come una cuffia da bagno.
Lei si aggrappa con le unghie alla schiena nuda di lui. Poi le rilascia molli.
“Ciao Lory.” Ride Lorenzo scostando le nudità della moretta e accarezzandosi il pettorale destro.
“Come è andata in università?”
“Ali, basta.”
“Hai deciso di mollarla? Brava.”
“Io e te dico, basta.”
“Ah, io e te. Va bene.”
“Ti dico: basta tra noi è finita e tu mi dici “va bene”?”
“Cosa vuoi che ti dica?”
“Che ti dispiace.”
“Non mi dispiace”
“Neanche un po’?”
“Un po’”
“Sei tenero. Mi sono innamorata di un altro.”
“Ancora?”
“Sì.”
“E’ la terza volta questo mese.”
“Questa volta davvero. E’ sorprendente, guarda l’ho visto per caso, in uni, non è bello come te, ma…”
“Lo rifacciamo?”
“Che?”
“Sesso.”
“Non credo sia una buona idea.”
“L’ultima volta, come sempre. Per salutarci.”
“Sei più carino di lui quando fai così, lo sai?”
“Lo so. Allora? Poi mi aspettano in videoteca.”
“L’ultima volta?”
“L’ultima volta.”