E tra i tombini di via Tortona le nostre maschere in lattice per non andare in profondità. A cercarci il cuore nei nostri letti sfatti coi cellulari sempre accesi. E tra le cosce stringiamo i cuscini per sentirci amati. I nostri Iphone per farci il check up. Il check in per viaggi in terra straniera. I parchi chiudono troppo presto. Le fontane per lavarci le ascelle quando arriva la notte, il silenzio dei senzatetto e l’invidia per le loro mattinate assolate e gli ululati nelle notti di luna piena. Ci pettiniamo le schiene ai semafori e passiamo col rosso per sfidare i taxisti. E per stare soli la notte diventiamo folla. A San Lorenzo una volta arrivavano i cavalli. E ci sistemiamo i capelli negli specchietti retrovisori per non guardarci dietro mai. Piazza del Duomo di notte è deserto quando ci scambiavamo le doppie sotto le lacrime della Madonnina. Per i navigli che hanno ancora sete.
Sarà che nei tuoi scritti ritrovo Milano….. e che tra poco la rivedrò