Settimanali illustrati

Si risvegliano ancora i cinesi dell’arco della pace. E sotto le fontane laviamo i panni smessi dai parenti. Le bocce sono un gioco in bianco e nero tra i terroni del nord, le sciarpe in cashmere dei milanesi e i desaparecidos senza permesso di soggiorno. Sulle panchine calde per la notte dei senzatetto si consumano i tradimenti. L’aria aperta del giudizio sospeso. Le scale dei tribunali e le bancarelle dei libri di piazza Missori appendono Hannah Arendt al chiodo. Guardiamo per terra per evitare i missili degli occhi e dietro le edicole le copertine dei settimanali illustrati. Coi seni nudi e i capezzoli tondi sui banchi dei panettieri. E tu sei così lontana che anche il mio telefono non riesce a prenderti. Mentre intercettano gli sms ti scrivo per dirti che ti ho desiderata. E poi hai preso quel tram. E Roma è ancora la capitale per i tuoi viaggi per il compleanno dello stivale.

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