(…) E le tue frasi sottolineate alla Kerouac nei sotterranei dei treni che non arrivano più, dei nostri incontri mai risolti e un biglietto d’andata così non paghi il ritorno che quando te lo offro mi sento più grande.
Ho la barba di tre giorni e sembra un mese, ma tanto a te piace, come i barboni fuori dalle chiese.
(…) Tu e i tuoi Erasmus andati a male che hai paura della navigazione aerospaziale.
(…) Che chissà dove sarai e io non ti chiamerò mai se ci sarò se ci sarai.
E i locali argentini e i camerieri gay che ti guardano il culo e ti versano vino italiano ritagliando gli scarti per la chiusura.
(…)