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Coi tombini che si scoperchiavano per ribellarsi al sole torrido d’agosto le gonne si accorciano e le cosce si riempiono d’oro io indosso i Rayban storici e proietto l’ombra del mio motorino sull’asfalto che desidera sciogliersi. Il fumo della marmitta si dirada in fretta e dovrei smetterla di guardare i davanzali che la strada chiede attenzione. Quando la notte non riesci a prendere sonno va a finire che ti alzi, indossi il primo paio di mutande che trovi e ti metti in strada per sapere che c’è e tutta quest’ansia di incontri non ti lascia dormire. Allora raggiungi San Lorenzo con le sue colonne, leghi il motorino a un semaforo, ti succhi una birra e ti siedi in disparte e prendi fiato poi un sorso poi osservi.
Tutti questi universitari che si divertono, le chitarre con le canzoni di Battisti e i cantautori che non vanno ancora in pensione che dico io possibile che nelle piazze saranno vent’anni che risuonano le stesse canzoni? Che non si sono stancati i giovani d’oggi delle trecce lunghe e gli occhi azzurri e le guerre di Piero e gli Eskimi innocenti della gioventù dei loro padri? Pare proprio di no e tra i piedi nudi i lacci alla schiava dei sandali i pantaloni a sigaretta e le magliette aderenti per i muscoli adolescenti e tra i boxer il deodorante del supermercato. Come gli animali ci muoviamo in branchi, queste donne da sex and the city i discorsi all’americana sul sesso degli angeli i connilingus finiti male e il fascino discreto degli incontri lesbo, i baci gay per l’alcool in eccesso e la borghesia dei tatuaggi colorati. E i bonghi coi pantaloni larghi, le gonne ampie i reggiseni lasciati appesi nei negozi per quest’ansia di libertà le collane lunghissime e i colori dell’arcobaleno, le ultime briciole del free sex and rock roll appese ai talloni ai piedi che strisciano lungo le strade.
Non m’incanto più. Questa piazza lontana dal mare mi getta addosso le alghe del passaggio all’età adulta. La fitta degli intestini quando non riconosci nessuno come fratello, come gemello e ti senti così solo che alla fine ordini un wiskey di quello buono e te ne freghi del portafoglio che non serve avere le tasche piene e la bocca secca.
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